PROFUGHI

Edizioni: Copertina rigida
Pagine: 217

Tra il 1944 e la fine degli anni Cinquanta, gran parte della comunità italiana dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia abbandona la propria terra. A ondate successive, quasi 300.000 persone, appartenenti a ogni classe sociale, vengono costrette a fuggire dal nuovo regime nazionalcomunista di Tito che confisca le loro proprietà, le reprime con la violenza poliziesca, giungendo talora a un vero e proprio tentativo di "pulizia etnica". Attraverso un'analisi attenta in cui si intrecciano lo scenario locale e quello internazionale, Gianni Oliva ripercorre le tappe di questa vicenda: la complessità etnica nella zona di confine nord-orientale dell'Italia, le contrapposizioni del Ventennio fascista, le stragi delle foibe, la vita nei campi profughi.