24 maggio 1915: i soldati italiani attaccano le posizioni austriache su tutto il fronte orientale, dalle Alpi all'Adriatico. È l'inizio di un conflitto che coinvolge il Paese come mai prima: se le guerre risorgimentali erano state combattute dall'esercito sardo-piemontese con poco più di 100.000 uomini, nella Grande Guerra saranno mobilitati 5.200.000 soldati. Non c'è famiglia, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, che non abbia al fronte un padre, un figlio, un fratello, un parente, un amico. Alla fine moriranno in 650.000, e l'Italia non sarà più la stessa: la Grande Guerra e la sua memoria si proietteranno nella nostra storia ben al di là della fine dei combattimenti, aprendo la strada a nuove, drammatiche esperienze. Attraverso una straordinaria sequenza di immagini tratte dagli archivi dell'ANSA e dei suoi partner (Alinari, S&M Studio, De Agostini, Deutsche Presse Agentur, Bridgeman), il volume racconta la cronaca del conflitto, dai sanguinosi assalti sul fronte dell'Isonzo alla "guerra bianca" fra i ghiacci delle Alpi orientali, dalla disfatta di Caporetto alla resistenza sul Piave, fino al decisivo sfondamento di Vittorio Veneto. E, insieme all'epopea delle trincee, i contrasti fra interventisti e neutralisti, il fronte interno e lo sforzo bellico, le nuove micidiali armi (gas, aeroplani, artiglierie d'inusitata potenza), la retorica della propaganda e la nascita dell'"opinione pubblica", destinata a diventare elemento caratterizzante delle società successive.