Il regime fascista impose ai professori universitari di prestare giuramento di fedeltà. 12 docenti si rifiutarono e ben 1836 furono coloro che obbedirono. Che il primo dato sia entrato a far parte della memoria collettiva dell'Italia democratica, mentre il secondo è stato rimosso, è sintomatico di come la presa di posizione dei 12 dissidenti sia diventata un alibi per nascondere il comportamento della stragrande maggioranza non solo dei docenti ma anche degli italiani. Partendo da questo episodio emblematico, Gianni Oliva ci mostra come, sia durante il Ventennio sia durante la Resistenza, a confrontarsi furono non due ma tre Italie: l'Italia della "rottura"; l'Italia della "continuità"; e l'Italia della "zona grigia".